MALTA – SI SONO INFINE ARRESI I DUE DIROTTATORI LIBICI CHE VOLEVANO ATTERRARE A ROMA PER PROMUOVERE IL LORO MOVIMENTO POLITICO FEDELE ALLA FIGURA DI GHEDAFFI

    123622555-4c8a3c01-628d-43aa-a434-56e87004e60d.jpg (990×544)

    “i dirottatori si sono arresi e sono stati arrestati”, in molti hanno tirato un respiro di sollievo leggendo il tweet del premier maltese, Joseph Muscat. Terminava così, con la liberazione tutti i passeggeri e i membri dell’equipaggio, il dirottamento del volo libico Afriqiyah Airways A320 (con 111 passeggeri, più 7 membri dell’equipaggio), che due dirottatori, sotto la minaccia di alcuni esplosivi, volevano che atterrasse nella Capitale. I due, Mussa Shaha e Ahmed Ali, di circa 30 anni ed originari della Libia meridionale, come ha riportato libica ’al-Hadath’, pretendevano la scarcerazione di Saif al-Islam Gheddafi, uno dei figli del defunto colonnello libico Muammar Gheddafi. Saif al-Islam, considerato il delfino del colonnello, era stato catturato dai miliziani di Zintan a novembre del 2011, poi processato e condannato a morte per l’uccisione di manifestanti durante le proteste contro suo padre. Saif al-Islam si trova in prigione a Zintan, nella Libia nordoccidentale, come confermato dalle autorità della stessa città lo scorso 8 luglio, smentendo le notizie circolate sulla sua liberazione. Uno dei due dirottatori ha poi dichiarato di essere il leader di un partito pro-Gheddafi chiamato ’al-Fateh al-Jaded’ (’La nuova conquista’). Lo ha riferito l’emittente satellitare ’al-Arabiya’. La tv libica ’Libya’s channel’ ha poi riferito di aver parlato con il dirottatore, il quale avrebbe spiegato che l’azione aveva l’obiettivo di accendere i riflettori e promuovere il partito.

    M.